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Posa e manutenzione dei rivestimenti in ceramica: tutto quello che devi sapere

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I rivestimenti in ceramiche sono ancora tra i più scelti per pavimenti, cucine e bagni, per via delle loro caratteristiche: facilità di posa, resistenza nel tempo, impermeabilità e versatilità d’uso.

Questi sono alcuni dei consigli che vogliamo darti per posare correttamente e manutenere le piastrelle che hai scelto!

Rimozione del vecchio rivestimento

La rimozione del vecchio rivestimento in piastrelle da eliminare, se presente, è la fase meno complessa: proprio per questa ragione, in passato, abbiamo scritto un articolo dedicato proprio all’eliminazione delle piastrelle e alla rasatura del muro.

Se vuoi affrontare questa fase preliminare in autonomia, ti consigliamo di recuperarlo prima di procedere con la lettura di questo articolo!

Regole di posa

La prima regola di posa da rispettare è la preparazione del sottofondo, che deve essere pulito da qualsiasi residuo di polvere o sporcizia e reso impermeabile con un substrato apposito. Le istruzioni di posa sono sempre ben espresse dai produttori, e il nostro consiglio è di seguirle meticolosamente.

A seguito della pulizia iniziale è necessario anche livellare il pavimento con uno stucco apposito, se sono presenti piccoli dislivelli o crepe.

Quando il fondo è pulito e asciutto si può passare a stendere l’adesivo per piastrelle, ben livellato con una cazzuola dentata. Ti consigliamo di preparare poca miscela per volta, perché dopo circa una mezz’ora dalla stesura inizia a seccarsi e rende più difficoltoso incollare le nuove piastrelle.

Le piastrelle vanno posate una ad una facendo una lieve pressione con un martello in gomma, per farle aderire efficacemente alla colla. I distanziatori a forma di croce posti tra una piastrella e l’altra ti aiuteranno ad ottenere fughe di misura regolare e in generale a donare uniformità al progetto finito.

In questo articolo molto dettagliato puoi vedere diverse geometrie di posa delle piastrelle che ti possono suggerire pattern e disegni da adottare per il tuo progetto.

L’ultima fase della posa è quella della stesura della malta per le fughe, che uniforma le congiunzioni tra una piastrella e l’altra ed elimina i dislivelli. Questa fase va approcciata solamente quando il fondo è completamente asciutto e le piastrelle ben incollate alla superficie.

In autonomia o con l’aiuto di un professionista?

La posa delle piastrelle non è tra le attività di fai-da-te più semplici, soprattutto perché da una posa efficiente dipende buona parte della durevolezza del rivestimento.

Se hai scelto piastrelle di particolare qualità noi non possiamo che consigliarti di avvalerti dell’aiuto di un posatore esperto: la maggioranza dei produttori e rivenditori mettono a disposizione professionisti certificati per i propri clienti, e già durante l’acquisto verrai consigliato nel modo migliore!

Manutenzione e pulizia

La pulizia delle piastrelle in ceramica è generalmente abbastanza semplice, proprio per le caratteristiche di questo materiale.

Per darti i giusti consigli abbiamo deciso di avvalerci della consulenza degli esperti di https://www.bonacinaceramiche.it/, un’azienda storica di Bergamo che da oltre 40 anni si occupa proprio di rivestimenti domestici.

A seconda della classe della piastrella scelta, identificata con un numero da 2 a 5, è necessario agire con diversi prodotti:

  • la classe 5 è la più impermeabile, e può essere pulita con sola acqua calda e panno umido, e asciugata con un panno asciutto. Noi ti consigliamo la microfibra, perché è delicatissima anche sulle superfici smaltate, evita le abrasioni e non lascia pelucchi antiestetici;
  • la classe 4 resiste senza problemi ad un detergente delicato a ph neutro. Anche in questo caso la microfibra è il materiale migliore per la pulizia. Le classi 5 e 4 sono perfette per gli ambienti di alta fruizione, dove sono presenti animali domestici o bambini e in generale in luoghi proni alla sporcizia, proprio per la loro resistenza nel tempo e la facilità di pulizia.
  • la classe 3 richiede un detergente più specifico e più forte, che può essere acquistato in negozi di fai-da-te e presso i rivenditori e i produttori di piastrelle;
  • la classe 2 va pulita esclusivamente con un solvente specifico per il tipo di materiale di costruzione, e si tratta della classe più delicata. I solventi, infatti, tendono a consumare un po’ alla volta il materiale, rendendolo sempre più poroso e favorendo la creazione di macchie, che richiedono nuovo solvente per essere eliminate, creando un circolo vizioso.

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